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25 May 2015

RELAZIONE: UNA BAMBINA E BASTA

Autrice: Lia Levi; Anno: 1994.
E’ il millenovecentotrentotto quando la bambina protagonista del libro apprende dai genitori la notizia che sarà impossibilitata, l’anno successivo, a proseguire gli studi nella scuola elementare che ha frequentato fino a quel momento. Il motivo è presto detto, “Mussolini non vuole più che i bambini ebrei vadano in classe con gli altri” per via delle leggi razziali fasciste. Si apre così il romanzo d’ispirazione fortemente autobiografica ‘Una bambina e basta’ della scrittrice italiana Lia Levi, il quale racconta la storia di una bambina ebrea che ha vissuto buona parte dell’infanzia nel difficile periodo del fascismo, della Seconda Guerra Mondiale e soprattutto delle persecuzioni contro gli ebrei.

  La storia è raccontata in prima persona e si nota fin da subito come l’autrice abbia cercato, riuscendoci appieno, di far sembrare l’intero libro scritto proprio da una bambina che sta vivendo le situazioni e le privazioni descritte e non come un’adulta che ricorda quei terribili momenti trascrivendo su carta quello che pensa oggi. Nel corso della narrazione vengono approfondite varie tematiche, come il rapporto della protagonista con la madre, donna autoritaria e risoluta, alla quale sta a cuore la vita e la conservazione dell’identità ebraica delle figlie più di ogni altra cosa al mondo e il rapporto con la religione, incerto e burrascoso in quegli anni di terrore, dove essere ebreo significava pericolo e vergogna ed in moltissimi erano obbligati a rinnegare la propria fede per avere salva la vita. E’ proprio in questi momenti, che la bambina, incerta sulla sua identità e sempre più affascinata dalla religione cristiana, non tormentata e non minacciata da pazzi portatori di morte, “un certo Hitler che ce l’ha con gli ebrei”, arriverà a gridare alla madre “preferisco un dio che ama l’amore a uno che s’impunta sull’occhio per occhio”. E’ facile quindi, provare ad immaginare le forti ripercussioni psicologiche che hanno accompagnato la scrittrice per la sua intera vita, diventando pensieri ricorrenti anche nelle giornate più serene.

  ‘Una bambina e basta’ è un romanzo che parla dritto al cuore del lettore con una voce e un pensiero innocente, di una bambina che cerca di interpretare i comportamenti dei grandi che vogliono a tutti i costi proteggerla dal grande pericolo che incombe su di lei, su di loro e su tutta la comunità ebraica di quel tempo.
Questa storia aiuta sicuramente a capire com’è stata difficile ed ostile la vita degli ebrei al tempo delle persecuzioni, ma aiuta ancor di più a capire il punto di vista di una bambina, una bambina e basta, nei confronti di queste terribili ingiustizie che sono state realtà nel secolo scorso.

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