Stele del codice di Hammurabi al Louvre, è una fra le più antiche raccolte di leggi. |
Moltissime azioni e situazioni sono regolate dalla legge e quindi definite legali o illegali. La comodità degli ordinamenti giuridici sta proprio nel fatto di conoscere in anticipo cosa è legale e cosa non lo è e quindi regolarsi di conseguenza, sapendo già dapprima a cosa si va incontro comportandosi in un certo modo.
Il principio di legalità ci è quindi imposto fin da piccoli, ci viene insegnato cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa possiamo e non possiamo fare e se da un primo momento ci resta difficile capire appieno il perché di tutte queste regole, andando avanti con l'età e acquistando una maggior consapevolezza delle nostre azioni, tutto ci sembra più semplice e giusto.
La scuola, ha un ruolo importante nella formazione del singolo e molto spesso è proprio il luogo dove per le prime volte non si osservano le regole e come conseguenza abbiamo una sottospecie di sanzione, la nota sul registro, che, ha proprio un ruolo didattico, infatti insegna al fanciullo che a ogni azione scorretta, corrisponde la pena dell'annotazione o nei casi più gravi la chiamata ai genitori o il convocamento in presidenza.
In età adolescenziale, alcuni giovani tendono a trasgredire più frequentemente le regole o anche la legge perché secondo il loro pensiero contorto, chi rispetta le norme è schiavo del sistema e giustificano le loro azioni con il fatto di non sentirsi liberi. Purtroppo però questo discorso fa acqua da tutte le parti perché il concetto di libertà a livello sociale implica per forza di cose le regole ed il rispetto di esse, basterebbe pensare ad un mondo senza regole, sarebbe tutto allo sbaraglio, regnerebbe l'anarchia più totale ed in poco tempo tutti inizierebbero a farsi giustizia da soli. Si svilupperebbe una situazione insostenibile e la libertà dell' individuo finirebbe dove inizia quella degli altri. Un mondo senza norme è quindi una situazione estrema ed utopistica che però ci fa capire quanto siano necessarie le leggi e tutto il resto.
Parlare di legalità, rispetto della legge e giustizia in Italia è un po' difficile per la situazione disagiata in cui si trova la nostra Nazione. Il cancro della mafia, della corruzione, dell'estorsione, omicidi etc..., dilaga nel Bel Paese ormai da anni facendo scaturire nelle persone una mentalità omertosa e incitando al culto della furbizia. I recenti scandali politici non fanno che peggiorare la cose fino a far arrivare la popolazione a pensieri del tipo: «se c'ero io in politica avrei fatto la stessa cosa». Questo è sbagliatissimo ed ho paura che se si continua in questo modo, presto l'Italia diventerò un paese di malfattori, truffatori e compagnia bella facendo diminuire ancor di più il rispetto che hanno le altre nazioni e i loro abitanti nei nostri confronti e incentivando lo stereotipo dell'italiano medio, mafioso e irrispettoso delle regole.
Qui occorre un cambio di rotta preventivo prima che tutto degeneri. Bisogna che gli adulti insegnino ai giovani i valori della solidarietà e della giustizia, mettendoli in atto tutti i giorni e quindi trasmetterli ai più piccoli cercando di plasmargli un carattere giusto e rispettoso.
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